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Tatuaggi e body painting

L’arte del tatuaggio, nonostante la storia millenaria della quale si fregi, ha subìto un notevole incremento della popolarità negli ultimi tempi; dopo il boom di popolarità registrato negli anni ’70, grazie alla diffusione della cultura underground, il fenomeno si è propagato all’interno della società, attestandosi come una moda capace di resistere nel tempo.

Si attesta, infatti, che nel 1975 i tatuatori operanti in suolo americano fossero circa 40, mentre all’inizio del 1980, il numero era cresciuto a dismisura, superando i 5000. Fra le cause di questa crescita figurano lo sviluppo progressivo degli strumenti appositi e delle tecnologie decorative che, oltre a rendere più sicuro il tatuaggio, lo hanno elevato a forma d’arte altamente sofisticata; ad oggi, infatti, le combinazioni tra i contenuti e i diversi stili di disegno sono pressoché infinite, rendendo possibile una scelta adatta e unica per chiunque decida di approcciarsi a questo mondo.

Foto Pixabay

Da sempre gli stili più classici, tra cui l’old school o il tribale, tramite i loro disegni iconici sono stati indicati come i principali rappresentanti del fascino di questa forma d’arte; nonostante ciò, negli ultimi anni, si è affermata una nuova tendenza all’interno del settore: lo stile minimal ha conquistato infatti un posto di rilievo tra chi sceglie di tatuarsi; non sono in pochi ormai a preferire un disegno meno apparente e dalle dimensioni ridotte, ma che sappia comunque mantenere inalterato il significato che si lega alla scelta.

Foto Pixabay

Come evidenziato dai dati dell’istituto superiore di sanità questa moda risulta molto diffusa anche nel nostro paese, dove circa il 12,8% della popolazione italiana ha deciso di decorare il proprio corpo con un tatuaggio, con le donne (13,8%) che prevalgono sul numero di uomini.

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